TERRA TRADITA – Pozzuoli nel Sud degli anni ’70 – Palazzo Migliaresi 18 dic. – 6 genn. – Mostra Fotografica – Dall’archivio di Flavio e di Lucio Brunetti trecento foto, e due volumi che, attraverso i loro reportage e i loro racconti, fanno storia. È la storia di città italiane, quali Pozzuoli, Napoli, Roma, Bologna, etc., e del lembo di terra ai margini, il Molise, nei difficili anni 70/80 da narrare ai giovani e ricordare per gli altri. Immagini e che si dipanano in “stanze”, ognuna di esse, quasi un racconto nel racconto, di eventi che si intrecciano e si inseguono insieme.
Le condizioni sociali e le infrastrutture assenti o alle quali coraggiosamente in quel periodo si dava vita e che, oggi, mostrano tutta la loro caducità.
L’Italsider di Bagnoli e i gravi problemi dell’edilizia economica e popolare.
La vita sociale di Pozzuoli, il bradisismo e l’evacuazione del Rione Terra.
La rivolta nel carcere di Campobasso dei detenuti che rivendicavano condizioni di esistenza più umane.
La vita e la miseria dei campi molisani.
Le manifestazioni degli studenti per il diritto allo studio, quelle degli operai per la dignità e la difesa del lavoro, e ancora quelle dei disoccupati organizzati che tentarono vanamente una loro collocazione nella società.
La dura vita degli uomini del mare, aspra come quella dei lavoratori della terra.
Il pianto della morte dei paesi travolti dalle frane e quello per la morte degli uomini.
Il convegno di Bologna contro la repressione, le femministe e gli indiani metropolitani.
La mensa dei bambini proletari e il carcere di Adriano Sofri (unica foto che si distacca nel tempo dalle altre) Ma queste immagini ed i racconti ad esse ispirate o che esse stesse immediatamente ci narrano non fanno altro che parlare dei sogni. Sono, certamente, i reportage pubblicati in “Terra Tradita” (primo volume) e “Terra tradita – Gli anni dei sogni e delle tragedie-“ (secondo volume), chimere perdute, speranze ingannate e svanite, ma “Terra Tradita” ha la forza di far rivivere di nuovo le emozioni passate legate alle tragedie, alle lotte, alle speranze, alle morti, alle abitudini, ai compagni, agli amori. Quelle emozioni sono cadute quasi nel nulla e si sono trasformate in ricordi oramai impalpabili, vani, quasi scomparsi. Invece, ora, grazie a “Terra Tradita” possiamo tornare a leggere nella realtà quelle speranze, riviverle e trasmetterle a chi ancora non c’era.