UCSI Molise. Pensare al futuro? parlare ai giovani con verità e alimentare i loro sogni
Cultura, comunicazione e istruzione a confronto sul tema: “Il giubileo 2025, occasione di rinascita culturale e sociale: comunicare il bene che c’è nella società”
Pensare ai giovani, parlare loro di verità con il linguaggio della verità e della mediaetica è la sfida più grande. Tuttavia, farlo in un contesto di formazione giornalistica e linguistica la sfida è stata ancor più rilevante, quando, a parlare ai giovani e ai giornalisti è stato un nutrito parterre di eloquenti relatori. Al centro degli interventi il tema del Giubileo del 2025 in un contesto scolastico di formazione linguistica come quella dell’Accademia Britannica di Campobasso che ha ospitato l’iniziativa fuori dagli schemi usuali. È stato il primo degli eventi culturali e di formazione giornalistica sul Giubileo del 2025 che ha visto la partecipazione di giornalisti di chiara fama nazionale e di studenti e studentesse del V anno dei licei linguistici “G.M. Galanti” e del Pertini di Campobasso. L’iniziativa è stata organizzata in vista dell’evento giubilare dedicato al mondo della Comunicazione (24 gennaio 2025) e della programmazione di eventi di culturali e di formazione in seno alla Commissione Cultura UCSI per l’Anno Santo del 2025. L’Unione Cattolica della Stampa Italiana regionale del Molise in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Molise, l’Accademia Britannica – sede di Campobasso, la Direzione Regionale dei Musei e dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise, l’Ufficio Scolastico regionale del Molise, ha promosso l’incontro culturale di formazione dal tema “Il giubileo 2025, occasione di rinascita culturale e sociale: comunicare il bene che c’è nella società” lo scorso 11 ottobre a Campobasso. Ai partecipanti sono stati rilasciati 4 crediti formativi e gli attestati di partecipazione per gli alunni dei licei linguistici. L’iniziativa si è articolata in due panel: uno teorico di formazione con relazioni di approfondimento tematico e uno di carattere pratico consistente nella visita guidata al Museo Sannitico e al palazzo Pistilli di Campobasso, nel centro storico. La giornata di formazione ha messo studenti, giornalisti, comunicatori e operatori della cultura a confronto sulla rigenerazione delle relazioni – dai social al sociale – ristabilire le relazioni, raccontare la speranza attraverso le varie espressioni artistiche quale tema portante del cammino in preparazione al Giubileo del 2025. Una formazione volta a sviluppare interventi di comunicazione integrale dentro spazi reali e spazi digitali. In questo contesto si è innestata la giornata di formazione con “l’urgenza” di “vivere con entusiasmo e partecipazione il prossimo Giubileo che potrà favorire molto la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia” (cit. Francesco) a partire dalle realtà territoriali nelle singole regioni. Tra i relatori sono intervenuti Stefano Ziantoni giornalista responsabile di RAI Vaticano, Lao Petrilli giornalista di RDS (audiomessaggio), Vincenzo Varagona Presidente Nazionale UCSI, Antonietta Ricciardi direttrice dell’Accademia Britannica, Davide Delfino direttore del Museo Sannitico, Rita D’Addona Presidente UCSI Molise. Per i saluti istituzionali è intervenuto l’assessore alle politiche giovanili del comune di Campobasso Nicola Praitano, Enrico Rinaldi direttore regionale Musei Molise, Cosimo Santimone vicepresidente OdG Molise ed Enrica Cefaratti, giornalista Rai, consigliera Nazionale UCSI. Ha moderato gli interventi la giornalista e referente stampa per UCSI Molise Fabiana Abbazia. A dare slancio al tema oltre alla pertinenza negli interventi tra i saluti istituzionali, giusta premessa, si sono susseguiti i relatori – formatori con interventi specifici dall’aspetto linguistico a quello giornalistico sino alla specificità sulla correttezza e competenza della comunicazione sui beni culturali, museali, architettonici di un luogo per caratterizzare le peculiarità di una regione e renderle fruibili a tutti. Sul Giubileo , in particolare, è stata sottolineata l’importanza di una circolarità educativa e di una corretta informazione in sinergia di rete tra le Istituzioni e Istituti di formazione come l’Ordine dei Giornalisti e le Istituzioni Scolastiche , con l’ausilio di un “passaporto linguistico” come ha indicato la direttrice dell’Accademia Britannica Antonietta Ricciardi, seguendo le direzioni dettate dal giornalista Rai e Direttore di Rai Vaticano Stefano Ziantoni: andare, ascoltare, ragionare, raccontare. Ask the boy, tutto passa per una efficace comunicazione del territorio, ascoltando i giovani, dando voce ai più deboli e ai fragili come ha detto il direttore del Museo Sannitico Davide Delfino per una informazione “matura e consapevole” nella sottolineatura dell’Ordine dei Giornalisti e della Stampa Cattolica. La comunicazione ha il potere di creare ponti e di favorire l’incontro. Ma il tratto che la caratterizza è la verità centrale nell’agire comunicativo. Il protagonista della verità narrativa è stato il noto Lao Petrilli, giornalista e caporedattore di RDS: “Mi soffermerei da cronista dalla necessità di comunicare il bene. certo, è molto importante occuparsi degli esempi positivi, però, noi cronisti siamo chiamati spesso a fare da guastafeste. È il nostro ruolo disgraziato sebbene sovente punito dai sondaggi sulla popolarità della categoria. Noi cronisti anche in questo nostro bellissimo e ammaccato Paese abbiamo un ruolo: anzitutto descrivere la verità. nemmeno di raccontarla, ma di scoprirla. Purtroppo, grattando sotto qualcosa che può sembrare bello e buono si scopre che ci sia qualcosa di meno bello e meno buono. Capisco e comprendo il messaggio di questa giornata, ma lasciate che io lo prenda da un’altra angolatura. È doveroso nei tempi che viviamo ancora di più realizzare che quasi tutto è bello dove ci sono i regimi, dove il bello discende dall’alto e nei regimi, non è un caso, che prosperano le fake news. Poi ci sono quelle condizioni ibride dove c’è la prassi e consuetudine dell’abbellimento ed è qualcosa che riguarda il marketing e la pubblicità in maniera spesso sofisticata e alle volte affascinanti. Ma non riguarda invece il comunicare per come si deve comunicare. sottolineo l’esigenza e l’importanza di comunicare la verità sempre e comunque in maniera totalmente indipendente senza padroni di nessun tipo. È un diritto dovere quello di informare. e oggi giorno penso anche quello di informarsi. Non si tratta di frenare gli entusiasmi, ma di evitare le esaltazioni, perché le esaltazioni restituiscono un quadro non rispondente alla verità. “Male non fare, paura non avere” nella verità non può e non deve fare paura: è affrontandola che si può fare il discernimento necessario e guardare il mondo per quello che è e lavorare per migliorarlo. Questo sì! Grazie per queste riflessioni”.
Rita D’Addona
Presidente UCSI Molise