Gentile presidente Toma,
il Consiglio regionale della Campania, su impulso della Rea (associazione radio televisioni libere), ha approvato prima una mozione e poi sta lavorando ad una legge regionale (rel. cons. reg. Tommaso Pellegrino) dove sostanzialmente si istituisce una giornata, il 28 luglio, dedicata alle radio tv libere.
Perché il 28 luglio? Perché è la data della storica sentenza della Corte Costituzionale n. 202 del 1976, che sanciva la libertà di etere. Tale proposta di legge regionale vuol ricordare la data del 1976 in cui fu liberato l’etere e le radio libere e le tv poterono fiorire e dare voce alle comunità locali. Oltre alla Campania, anche il Molise potrebbe assurgere a regione pilota nella difesa della libertà di pensiero, con la speranza che sia approvata rapidamente da tutte le forze politiche delle 20 Regioni, superando schieramenti e steccati di parte. Finalmente qualcosa dunque si muove, finalmente qualcuno quindi capisce che le voci libere sono preziose, perché sono le voci dei territori, dei borghi, dei paesi e delle regioni. Se si spengono questi sibili si desertificano i territori. E così visto che le economie locali languono, sarà  accentuata l’emigrazione forzata. La cultura si disperde e prevale la cultura artefatta e posticcia delle multinazionali. Questi sono sostanzialmente i temi che emergono anche da articoli di stampa, dallo stesso relatore e dalla Rea: temi cui non possiamo esimerci dal condividerne la fattispecie. Mi piacerebbe che anche il Consiglio regionale del Molise potesse affrontare un argomento simile e sarebbe interessante che il Molise diventasse Regione portabandiera di questa idea di libertà , in un contento, il molisano, dove sussistono piccole emittenti radiofoniche e televisive che garantiscono il pluralismo, grazie anche alla legge regionale per l’editoria.
Gliene sarei grato.
Prof. Vincenzo Cimino
Presidente Odg Molise