In Italia una donna su due è a rischio di una malattia di cuore, soprattutto dopo la menopausa. Queste patologie interessano ogni anno circa 150mila donne, anche se in età più avanzata degli uomini: tra i 50 e i 60 anni per lei (alta la percentuale nelle città) tra i 40 e i 50 anni per lui. Non solo. Dopo i 60 anni il 30% dei casi di infarto riguarda una donna e la percentuale cresce con l’aumentare dell’età. Le cause? Stress, vita sedentaria, fumo, troppo lavoro, dieta ipercalorica, diabete mellito e pressione alta. Uomini e donne in questo si assomigliano. Eppure molte considerano l’infarto, e il mal di cuore, roba da maschi, trascurando così i rischi che corre il loro muscolo, soprattutto dopo i 50 anni.
E sarà proprio il cuore delle donne il protagonista della prima giornata di lavori di “Insieme in Salute” il ciclo di otto incontri promosso da Gemelli Molise con il patrocinio della Regione Molise, la Provincia e il Comune di Campobasso e l’Ufficio Scolastico Regionale, gli Ordini professionali degli Avvocati, dei Giornalisti, dei Consulenti del Lavoro, la Caritas Diocesana, l’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Sono partner di “Insieme in salute” anche la Molisana SpA, il Centro Sportivo M2 e la Fonte del Benessere Resort. Autorevoli rappresentanti del mondo dello Sport: Comitato Paraolimpico, Figc, Magnolia Basket.
Prevenzione, corretti stili di vita e controlli periodici. Ad affrontare questi temi durante la tavola rotonda “Insieme con un Cuore di Donna” Celeste Condorelli, Amministratrice Delegata, Vincenzo Valentini, Direttore Scientifico, Carolina De Vincenzo, Presidente dell’Ordine dei Medici Provincia Campobasso, Massimo Massetti, Direttore Dipartimento Malattie Cardiovascolari, Mariano Feccia, neo Direttore dell’UOC di Cardiochirurgia, Rossella Ferro, Direttrice Marketing “la Molise Spa”, e Giuditta Lembo, Presidente Associazione Il Cuore delle Donne. Modererà l’incontro la giornalista Valentina Ciarlante, Responsabile Comunicazione del CSV Molise. Quindi le domande del pubblico anche tramite commenti social.