“Rileggiamo l’articolo 34 della Costituzione”. Si intitola così il concorso per scuole secondarie di secondo grado che invita (c’è tempo fino al 9 febbraio) studenti e docenti a riflettere insieme sullo scarto esistente tra il diritto-dovere all’istruzione, sancito dalla costituzione, e fenomeni come l’abbandono scolastico, l’analfabetismo funzionale, la scarsa qualità dell’apprendimento, il crescente numero di neet (not engaged in education, employment or training). A promuoverlo diversi enti e istituzioni: associazione ‘Articolo 21’, ministero dell’Istruzione, Federazione nazionale della stampa italiana, Associazione italiana costituzionalisti, Rai, Istituto italiano per gli studi filosofici, Accademia vivarium novum, Comitati regionali per la comunicazione (Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna, Trentino), Usigrai, Eurovisioni. Il concorso è patrocinato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Gli studenti potranno disporre, sul sito web del concorso, di testi e audiovisivi utili ad approfondire dal punto di vista storico, filosofico, culturale ed economico questa “promessa non mantenuta della democrazia”, come scrisse il filosofo Norberto Bobbio, e quindi indicare i fattori, interni ed esterni alla scuola, che, a loro parere, incrementa le diseguaglianze sociali e pregiudica il diritto al pieno sviluppo della persona. Il concorso prende, infatti, le mosse dai risultati delle recenti rilevazioni dell’Ocse sull’educazione e l’apprendimento degli studenti italiani che hanno concluso la scuola dell’obbligo (16 anni). Ragazzi che comprendono solo approssimativamente un articolo di giornale e non sono in grado di riassumerlo, che sanno far di conto ma hanno lacune profonde nella matematica e nelle scienze. Significative disuguaglianze tra gli studenti delle scuole del nord e quelle del sud, tra i licei e le scuole tecniche e professionali, tra ragazze e ragazzi. Disparità che “tradiscono i principi di uguaglianza e il diritto all’istruzione sanciti dagli articoli 3 e 34 della nostra costituzione. Un quadro preoccupante, che incide fortemente sulla loro capacità di affrontare e risolvere i problemi della vita quotidiana e di continuare ad apprendere in futuro. La Giuria selezionerà i migliori venti testi. Prima della fine dell’anno scolastico, nel corso di una pubblica manifestazione, la Giuria procederà alla proclamazione della quadra che, a suo insindacabile giudizio, avrà elaborato il testo più rispondente alla finalità del concorso. Al gruppo studentesco che risulterà vincitore, e all’Istituto scolastico di appartenenza, saranno riservati riconoscimenti in via di definizione. Agli altri diciannove gruppi finalisti sarà rilasciata una targa di partecipazione e di merito. I testi e i eventuali video, indipendentemente dalla valutazione che ne farà la giuria, potranno essere liberamente utilizzati dagli organizzatori del concorso per promuovere e arricchire il dibattito sull’Articolo 34 della Costituzione.
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